Le viti vengono coltivate, ormai da secoli, in terreni interamente terrazzati (le tipiche «fasce»), che consentono alle piante un ideale apporto di luce e ventilazione.
Viene adottata la lavorazione meccanica del terreno con erpicatura o vangatura meccanica superficiale per controllare le infestanti senza ricorrere a prodotti chimici mantenendo, comunque, la fertilità e la struttura del terreno con il successivo inerbimento spontaneo invernale.
L'apporto di sostanze nutritive viene fornito principalmente attraverso la trinciatura o il sovescio delle infestanti, con limitato ricorso alla concimazione organo-minerale solo ai casi di gravi carenze.
La vite nel nostro territorio non richiede, nella maggior parte delle condizioni climatiche, l'apporto irriguo per garantire buone qualità e quantità di uva.
L’esperienza dovuta alle ormai numerose generazioni di vignaioli che si sono succedute nell’azienda nel corso degli anni, ci permette di selezionare, già dalla loro formazione, i grappoli migliori, eliminando quelli in eccesso.
Il frutto giunto a maturazione viene raccolto nel periodo compreso fra la metà e la fine del mese di settembre.
La volontà di produrre un vino di eccelsa qualità, ha determinato la scelta di selezionare i grappoli migliori con rigorosi criteri di perfetta maturazione e di assenza di qualsivoglia malformazione e, conseguentemente, di vinificare solo una limitata percentuale dell’uva prodotta in azienda. Da qui il nome del nostro Riviera Ligure di Ponente - Pigato, «A çernia», ovvero la cernita.
La raccolta delle uve avviene manualmente, grappolo per grappolo, utilizzando cassette areate che le preservano integre e sane, evitandone riscaldamenti.
Conferite subito in cantina, vengono ispezionate e inviate alla pressa per la spremitura soffice (vinificazione in bianco).
La fermentazione del mosto avviene in vasche inox a temperatura controllata e l’affinamento viene effettuato sulle fecce fini.
L’imbottigliamento avviene con imbottigliatrice dotata di depressore per creare il vuoto pre-tappatura.